Il modello Volontario-Unilaterale è per certi versi il più diffuso e costituito al più da prassi né regolamentate né condivise.
Questo modello è molto sbilanciato sul lato azienda, più incentrato sui costi che sui benefici che se ne possono ricavare; si scelgono azioni e benefits senza coinvolgimento dei lavoratori o, in presenza di welfare contrattuale, ci si muove solo nell’ottica di adempiere alla legge.
Ci sono molti casi di aziende virtuose e ricche di iniziative, ma che limitano la propria azione ad un atteggiamento di tipo paternalistico, che preferisce erogare beni e servizi come liberalità temporanea o concedere modalità di lavoro flessibile, sempre però evitando di creare formali relazioni di coinvolgimento dei lavoratori.
Questo tipo di modello pone l’azienda nell’opportunità di poter di decidere in autonomia, senza impegni verso nessuno se non in base ai propri disegni; per contro, il rischio che le iniziative proposte non siano apprezzate o utilizzate dagli stessi lavoratori è molto alto e la casistica di palestre aziendali deserte o check-up medici pagati e non utilizzati sono molto frequenti.
Nel modello Volontario-Unilaterale i blocchi più rilevanti sono:
- Costi
- Proposte di Welfare
- Canali